La seconda vita di Sarah Ann Island

Stex Auer
8 min readJun 7, 2020
un’isola immaginaria del pacifico
No, non è Sarah Ann. Ma se ne vessi memoria, me la ricorderei così, una specie di Fata Morgana sfuocata.

I fantasmi non sono cose che esistono a prescindere, sono creati dai vivi. La cosa bella dei fantasmi è che, una volta che i vivi li hanno evocati, esistono.

(Tennger, La fortezza nascosta)

Ci siamo lasciati con la storia della scomparsa dell’isola di Sarah Ann. La sua biografia ufficiale in Wikipedia si racchiude in poche righe, che raccontano l’unico fatto notevole, ovvero che non si trovava più. L’internet rimbalza a sempre la stessa notizia, le stesse parole, in una mise en abîme copia incolla storiografico. Veramente poco. Tutto qui, quello che si sa di Sarah Ann?

Fino a quando, googlando googlando, mi imbatto nel blog del Mariner’s Museum & Park, dove la volontaria Jessica Eichlin in un post ci dà qualche informazione in più. Gli Incisi sono miei.

Il 10 o 11 dicembre 1854, la nave Alice Frazier passò l’isola di Sarah Anne. Sia la madre che la figlia [del capitano] hanno detto di aver visto quest’isola, e l’ho cercata come al solito per tracciarla sulla mia mappa. Purtroppo, l’isola di Sarah Anne [Ann o Anne: si trova ora in uno, ora nell’altro modo] non esiste. Non sono riuscita a trovare i documenti per questo da nessuna parte, così ho pensato che forse fosse una nave. Non ho avuto fortuna, perché…

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Written by Stex Auer

In teoria non esiste nessuna differenza fra teoria e pratica. In pratica esiste — In theory there is no difference between theory and practice. In practice ther

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