Metaverso As-a-Service

Stex Auer
7 min readSep 22, 2022

Da cittadino a consumatore. Questo è l’avatar che vogliamo (?)

La mia casa nel metaverso. Borge, Second Norway.

“As-a-Service.
In estrema sintesi il modello di business “As-a-Service” scaturito dalle nuove tecnologie basate sul cloud computing, consiste nel fornire servizi aziendali plug-in, modulari, scalabili e a consumo. In questo modo le operazioni possono diventare più smart, agili ed efficaci.”

Quando iniziammo ad entrare dapprima sospettosi e poi sempre più affascinati nel Metaverso, oltre sedici anni fa (allora nell’unica realtà disponibile, Second Life, che ancora oggi ci riserva sorprese e coinvolgimento), la prima cosa che tutti noi facemmo dopo aver costruito il nostro avatar fu quella di prendere casa.
Radicarsi. Stare per viverci dentro come una estensione della nostra realtà, intesa come un “unicum” al di qua e al di là dello specchio.

In molti criticammo il nome che i Linden Lab diedero alla loro creatura. “Seconda Vita” presupponeva una sliding doors di cesura tra la nostra realtà oggettiva e quella al di là dello schermo, una seconda realtà disgiunta nella quale replicare noi stessi ma diversi. Suonava come un invito a sdoppiarsi, proprio quello che non volevamo. Noi volevamo essere qui e là, senza soluzione di continuità.

Prendemmo dunque casa, come i coloni nel Nuovo Mondo, portando con noi i modi di essere e di vivere del mondo…

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Stex Auer

In teoria non esiste nessuna differenza fra teoria e pratica. In pratica esiste — In theory there is no difference between theory and practice. In practice ther