Si dice: sei quello che mangi. Direi anche quello che leggi.
They say you are what you eat. I would also say that you are what you read.
ITA.
Sto leggendo l’Hagakure, le riflessioni di Yamamoto Tsunetomo sulla Via del guerriero, commentate da Yukio Mishima.
Nella nostra generazione, credo che la lettura sia l’atto fondativo della conoscenza, da cui trarre l’etica della propria esperienza. Dunque della vita.
Questo mi ha fatto venire la voglia di riflettere sui libri fondativi della mia, e di ordinarli per età.
Vi affido le letture che hanno segnato la mia esperienza.
Da giovane.
Le Affinità Elettive, di Goethe.
Forse lì ho cominciato a capire che l’amore è un pasticcio.
Da giovane adulto.
Il lupo della steppa, di Hermann Hesse.
Un libro in cui ho capito l’ambiguità e la vertiginosa bellezza dell’intelligenza.
Da adulto maturo.
Il Monte Analogo, di René Daumal.
dove ho compreso l’insondabile profondità del mondo interiore e la grandezza spirituale del Cosmo in cui esistiamo.
Da adulto verso l’anzianità.
Il soccombente, di Thomas Bernhard,
che mi ha fatto accettare il fallimento e il passare del tempo
L’insegnamento che ne ho tratto, oggi.
E nonostante tutto, anche senza raggiungere gli obiettivi che si pensava dovuti, sempre rilanciare, sempre alla frontiera. Chi non va, non vede.
ENG.
I’m reading Hagakure. Yamamoto Tsunetomo’s reflections on the way of the warrior, annotated by Yukio Mishima.
In our generation, I believe that reading is the fundamental act of knowledge, from which one draws the ethics of one’s experience. That is, of life.
This has led me to reflect on the foundational books of mine and to sort them by age.
I recommend to you the readings that shaped my experience.
As a young person.
Elective Affinities, by Goethe.
Perhaps it was there that I began to understand that love is a mess.
As a young adult.
Steppenwolf, by Hermann Hesse.
A book that made me understand the ambiguity and dizzying beauty of intelligence.
As a mature adult.
Mount Analogue, by René Daumal.
Where I understood the unfathomable depth of the inner world and the spiritual grandeur of the cosmos in which we exist.
As an adult into old age.
The Succumbent, by Thomas Bernhard.
which made me accept failure and the passage of time.
The lessons I have learned from it today.
And in spite of everything, even without achieving the goals you thought you had, always starting over, always on the edge. He who does not walk does not see.