“Forse la verità più straordinaria dell’età moderna è che certi tipi di tecnologia avanzano non in modo lineare, ma su curve esponenziali. Ogni anno una parte sempre più ampia del mondo della tecnica viene risucchiato in queste curve esponenziali. A grandi linee, ciò significa che ogni anno vede più innovazione rispetto a tutti gli anni prima messi insieme. Ciò implica che i prossimi vent’anni presenteranno cambiamenti tecnologici così profondi da rendere quasi irrilevante tutto ciò che è venuto prima. Questa velocità ci interroga e lo scenario diviene così complesso che sfida la nostra capacità di comprendere la tecnologia e i suoi prodigi.”
Queste sono le parole di Paolo Benanti, padre francescano del Terzo Ordine Regolare nel suo straordinario libro “Oracoli, Tra Algoretica e algocrazia”, una riflessione sull’incredibile accelerazione che le tecnologie digitali stanno raggiungendo in questi ultimi anni, e le problematiche etiche che solleva.
Non v’è dubbio che fra queste, Intelligenza artificiale e realtà virtuale siano fra quelle più promettenti e dunque più difficili da armonizzare con la società umana e le sue istanze, di cui l’innovazione è solo una e neanche la prima, delle sue esigenze.